I disturbi del tono dell’umore possono manifestarsi in qualunque momento dell’anno ed a qualunque età.
Quel che ne deriva è sempre una notevole sofferenza psicofisica, che si traduce in difficoltà relazionali, lavorative e di interazione sociale, con una seria riduzione della qualità della vita complessiva.
Ma è nei cambi di stagione, e soprattutto in autunno, che ne è afflitto un numero maggiore di persone.
Tristezza, apatia, disturbi del sonno, dolori muscoloscheletrici, mal di testa, difficoltà di concentrazione ma anche ansia, continuo stato di allarme, fame nervosa e cattiva digestione, possono essere tutti sintomi della cosiddetta SAD, “disturbo affettivo stagionale.”
Si tratta di uno stato d’animo e di manifestazioni fisiche che, all’arrivo dell’autunno, con la diminuzione delle ore di luce e l’aumento di freddo ed umidità, coinvolgono un tasso molto elevato di persone.
Più colpite le donne e chi è già predisposto a quei sintomi depressivi e ansiosi che proprio in autunno si amplificano.
Questi disturbi si acutizzano anche con il cambio dell’ora che avviene in Italia due volte l’anno, in occasione del passaggio all’ora solare o all’ora legale. Ogni anno, infatti, dobbiamo mettere mano all’orologio per sfruttare al massimo le ore di luce naturale, spostando le lancette in avanti, o indietro. Questi cambi disturbano molto sonno e concentrazione e, con il passaggio all’ora solare, i sintomi della SAD peggiorano: fa buio prima e la bassa luminosità, si sa, ha effetti negativi su umore e funzioni cognitive.
Come attenuare i disturbi prodotti dal cambio di stagione?
Sana alimentazione, corretta nutrizione, supporto di integrazioni vitaminico-minerali e nutraceutici sono tutti elementi da considerare per rifornire l’organismo di quell’ energia che sembra venire meno, soprattutto al mattino, quando ci si sente più stanchi.
Anche un sonno regolare e ristoratore è fondamentale per recuperare energia fisica e mentale.
A tal fine è importante ridurre lo stress che si accumula durante il giorno con un’attività fisica regolare.
I meccanismi attraverso i quali l’attività fisica, preferibilmente all’aria aperta, producono il buon umore sono in primo luogo le endorfine, neurotrasmettitori che hanno il potere di regalarci sensazioni di serenità e benessere.
Utili anche tecniche di rilassamento psicofisiche come yoga o mindfulness, o la partecipazione ad attività di gruppo ed a occasioni di socializzazione per vincere quell’apatia e quella tendenza all‘isolamento che caratterizzano questi disturbi.