È tempo di allertare le difese immunitarie per affrontare le sfide dell’inverno: sbalzi di temperatura e primi freddi, virus parainfluenzali ed inquinamento alle stelle, variazioni delle ore di luce con conseguente depressione dell’umore e ritmi del sonno alterati.
Mantenere un sistema immunitario efficiente ed uno stato nutrizionale ottimale è una regola generale che vale per tutti.
Deve difendersi sopratutto chi è più vulnerabile come bambini ed anziani, come chi soffre di una costante spossatezza o è afflitto da frequenti raffreddori, otiti, sinusiti, oppure è soggetto ad episodi di influenza ricorrenti, infezioni croniche come candidosi, onicomicosi, o attività virale cronica persistente come herpes, citomegalovirus, ecc.
Protezione invernale: il ruolo della nutrizione
La nutrizione svolge un ruolo fondamentale nella funzione immunitaria, quindi una carenza di qualsiasi nutriente può portare ad una sua alterazione e a sintomi tipici.
Ma sono molti altri i fattori che nella vita moderna possono alterare il sistema immunitario, ad esempio le allergie alimentari, lo stress, il riposo insufficiente, un trauma grave, i farmaci e le sostanze tossiche, l’eccesso di zuccheri, gli squilibri ormonali peripausali.
Per fortuna si può fare molto per potenziare le difese immunitarie. Prima di tutto bisogna identificare e correggere gli aspetti della dieta, stile di vita o ambiente che nuociono al sistema immunitario. Inoltre bisogna assicurarsi che il fabbisogno dei nutrienti indispensabili per il suo buon funzionamento (vitamina A, vitamina C, Zinco) sia coperto abbondantemente assumendo alimenti integrali che ne sono ricchi e frutta e verdure fresche.
D’importanza primaria per difendersi dall’inverno è l’integrazione con vitamina C di buona qualità.
Grazie alle sue attività immunostimolanti, la vitamina C contribuisce a combattere le infezioni, protegge dai raffreddori ed ne abbrevia la durata. Le sue valenze immunostimolanti sono state ampiamente dimostrate e comprendono la capacità di attivare la produzione e la mobilitazione dei linfociti in caso di infezione, di aumentare i livelli di interferone, la risposta anticorpale e la secrezione di ormoni timici.
Inoltre è noto che la vitamina C esercita un’azione antivirale ed antibatterica diretta.
Quale forma di vitamina C?
Tra le varie forme in commercio di vitamina C, quelle più in uso nell’ integrazione sono gli ascorbati minerali: ascorbato di Potassio, ascorbato di Calcio, ascorbato di Magnesio, ascorbato di Sodio, ecc. perchè offrono, oltre all’integrazione vitaminica, una supplementazione minerale specifica (di Calcio, di Potassio, ecc.), utile a chi cerca anche questo tipo di integrazione.
Sottolineamo che, negli ascorbati, il minerale presenta un grado di assorbimento più alto rispetto ad altre forme di integrazione minerale. Questo vantaggio però può creare problemi di sovradosaggio, se l’integrazione è prevista per lunghi periodi.
È preferibile orientarsi verso forme di ascorbato che non diano adito a sovradosaggi, come per esempio l’ascorbato di Potassio, scelto a contenuto ottimale ed equilibrato di Potassio, o l’ascorbato di Magnesio.
L’ascorbato di Potassio è un potente antiossidante. Fornisce vitamina C e Potassio ad alta penetrazione cellulare, migliora la resistenza alle infezioni e potenzia il sistema immunitario. Da sottolineare soprattutto la sua funzione antiossidante, volta a contrastare i processi degenerativi e l’invecchiamento. Mantiene inoltre l’equilibrio della pompa Sodio-Potassio importante per la salute dell’organismo.
Murray (2011) Guida medica agli integratori alimentari. Red Edizioni
F Firenzuoli (2013) Fitoterapia. IV Ed. Elsevier
T E Levy (2007) Vitamina C. Mallattie Infettive e Tossine. Macro edizioni
AR Elmore (2005)Final report of the safety assessment of L-Ascorbic Acid, Calcium Ascorbate, Magnesium Ascorbate, Magnesium Ascorbyl Phosphate, Sodium Ascorbate, and Sodium Ascorbyl Phosphate as used in cosmetics – International journal of toxicology, 2005