Inositolo
o mesoinosite o vitamina b7
Numerosi studi sono stati e sono attualmente condotti per indagare le molteplici funzioni e applicazioni terapeutiche dell’Inositolo, un nutriente vitamino-simile, la cui forma più importante in natura è il myo-Inositolo (cis-1,2,3,5-trans-4,6-cicloesanesolo), molto diffuso nei tessuti animali e vegetali.
La comunità scientifica si divide circa la sua classificazione: per molti è classificato come vitamina del gruppo B (Vitamina B7); per altri questa classificazione è scorretta, visto che l’Inositolo viene sintetizzato dal nostro organismo.
Inositolo, possibili campi d’impiego
Conosciuto da circa 150 anni dai biochimici e’ stato all’inizio oggetto di indagini e di applicazioni terapeutiche quasi esclusivamente nell’ambito dell’attività lipotropica, esercitata nel metabolismo colesterolico.
In seguito le ricerche sono state ampliate alla sua azione del componente nel metabolismo energetico, glicidico (glicemia), lipidico (epatolipidosi), dei bioregolatori (vitamine ed ormoni). Sono state rilevate negli anni importanti azioni dell’Inositolo in varie eterotossicosi ed autotossicosi e sono inoltre risultate attività regolatrici di questa vitamina nella funzione cardiaca, nel tono vasale, nella respirazione, ecc.
Studi recenti hanno sottolineato il ruolo dell’Inositolo quale fondamentale fattore di modulazione di complesse funzioni metaboliche e di trasporto inerenti a numerosi organi e tessuti, in particolare fegato, reni, cuore, sistema nervoso centrale e periferico, intestino, ecc.
Dove si trova
L’Inositolo è un componente primario delle membrane cellulari dove si trova sotto forma di fosfatidilinositolo. In natura è presente nei tessuti animali e vegetali: nella soia, nei cereali integrali non trattati, negli agrumi, nel lievito di birra, nelle melasse crude non raffinate, nel fegato, ecc.
Azioni dell’Inositolo
L’azione dell’Inositolo si esplica a livello dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule e quindi con uno spiccato trofismo verso quei tessuti ed organi che ne sono ricchi, in primo luogo fegato e cervello, i suoi organi bersaglio d’elezione.
Ricordiamo che i mitocondri, oltre ad essere indispensabili per la produzione di energia, rappresentano uno dei poli più importanti di disintossicazione della cellula e questo spiega la sua spiccata attività a livello epatico.
Inositolo e umore
E’ stato evidenziato che questa vitamina è necessaria per il corretto funzionamento di vari neurotrasmettitori cerebrali, serotonina ed acetilcolina comprese e che una sua riduzione a livello cerebrale può indurre uno stato depressivo.
L’effetto antidepressivo della somministrazione di Inositolo e la sua efficacia nei disturbi da attacco di panico sono stati confermati in studi recenti i cui autori hanno concluso che la sua efficacia, l’assenza di effetti collaterali ed il suo ruolo naturale nella dieta umana rendono l’Inositolo una validissima alternativa terapeutica.
Infatti è un supporto importante nel trattamento di depressione, ansia, attacchi di panico.
Inositolo e metabolismo epatico
L’Inositolo è un importante rimedio nei processi di disintossicazione dell’organismo e del fegato, di cui favorisce le funzioni di filtro. Aiuta a neutralizzare le tossine endogene, quelle prodotte dallo stesso organismo e quelle esogene: inquinanti, farmaci, cibi, fumo, ecc.
Molto interessante è anche la funzione lipotropa dell’Inositolo, volta alla mobilizzazione dei grassi dal fegato, (effetto lipotropo). Quest’azione è essenziale per la salute di tale organo, poichè il deposito di grasso e bile si associa spesso allo sviluppo di disturbi più gravi quali steatosi, cirrosi, dislipidemie, ecc.
Inositolo, metabolismo degli zuccheri e ovaio policistico.
L’Inositolo è anche entrato di recente nel bagaglio terapeutico della cura dell’ovaio policistico, sindrome associata ad alcune anomalie metaboliche spesso legate ad insulino-resistenza quali intolleranza al glucosio, dislipidemia, ipertensione. Si è osservato in alcuni lavori scientifici che la somministrazione di Inositolo diminuisce la risposta insulinemica al carico di glucosio; può essere usato come coadiuvante nella sindrome dell’ovaio policistico, in condizioni di insulino-resistenza, stati prediabetici, diabete di tipo II.
L’importanza del metodo di somministrazione
Perché possa esplicare pienamente le sue funzioni è molto importante il modo con cui l’Inositolo viene somministrato. Assunto per via orale, a causa dell’acidità dello stomaco, si trasforma e modifica la sua azione. E’ auspicabile quindi somministrarlo in forme gastroresistenti, come le compresse a lento rilascio. Questa tecnologia brevettata permette al principio attivo di superare la barriera dello stomaco ed essere assorbito nel duodeno senza subire modifiche.