La curcumina (1,7-bis (4-idrossi-3-metossifenil) -1,6-eptadiene-2,5-dione) è un’erba di origine indiana utilizzata nella polvere di curry ed è un composto polifenolico derivato dalla curcuma, il rizoma essiccato della Curcuma longa L. (Fam. Zingiberaceae). La curcuma dà al curry il suo colore giallo ed è stata usata come aromatizzante, conservante ed è efficacemente utilizzata da anni come rimedio per problematiche articolari, neoplasie e le problematiche cardiache grazie ai suoi effetti antiinfiammatori ed ossidanti.
Numerose sono le ricerche che hanno coinvolto questo principio attivo durante gli ultimi anni, la maggior parte delle quali con ottimi risultati. Da segnalare, di recente, due nuovi studi che hanno focalizzato l’attenzione del mondo della scienza su altre proprietà della curcuma differenti rispetto a quelle per le quali è già conosciuta.
Curcumina ed effetti neuroprotettivi
Secondo uno studio pubblicato nel 2018 infatti, condotto su 40 soggetti per 18 mesi in doppio cieco vs placebo, le proprietà anti-infiammatorie, antiossidanti, anti-amiloide della curcumina e le possibili anti-tau possono offrire benefici neuroprotettivi. I risultati infatti mostrano come la somministrazione orale giornaliera di curcumina possa migliorare la memoria e l’attenzione negli adulti non dementi, suggerendo che i benefici dei sintomi sono associati alla diminuzione dell’accumulo di amiloide e tau nelle regioni del cervello che modulano l’umore e la memoria (Gary W.Small et al., 2018).