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Alcool e declino cognitivo precoce

E’ l’alcool il più grande fattore di rischio per il declino cognitivo precoce.

Lo studio, pubblicato su Lancet Public Health e condotto da un team di ricercatori franco-canadesi che hanno analizzato le abitudini di 1.000.000 di Francesi, ha attribuito la maggior parte dei casi di demenza prematura al consumo cronico ed eccessivo di alcool. La demenza è una sindrome clinica causata da danno cerebrale e caratterizzata da progressivo deterioramento delle capacità cognitive. Colpisce il 5-7% delle persone di età superiore a 60 anni.

Dei 57.000 casi di demenza precoce (prima dei 65 anni) studiati, il 57% era legato al consumo eccessivo di alcoolici: per le donne 3 bicchieri di vino o 3 birre o 3 bicchierini di superalcoolici; 4 per gli uomini.

 

L’uso eccessivo può accelerare la patologia per chi soffre di ipertensione, diabete, fa uso di tabacco, soffre di depressione, ha problemi di udito ed ha un’istruzione inferiore.

E’ stato inoltre rilevato nello studio che la maggior parte di pazienti affetti da demenza erano donne, mentre il 64,9% di pazienti affetti da demenza precoce erano uomini.

Afferma Bruce Pollock, uno degli autori dello studio: “Lo screening ed il trattamento dei disturbi legati all’uso dell’alcool dovrebbe iniziare molto prima nell’assistenza primaria”.

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Bibliografia:

Clive Ballard, Lain Lang (2018) Alcohol and dementia: a complex relationship with potential for dementia prevention.
The Lancet Public Health. https://doi.org/10.1016/S2468-2667(18)30031-8

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